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La televisione che vorrei
Di M. Cazora (del 14/01/2015 @ 17:03:41, in Parole senza deferenza, linkato 4273 volte)
Per chi non lo seguisse ancora Webnotte di Repubblica ieri sera ha realizzato ore di spettacolo in onore di Pino Daniele. Questa sarebbe la televisione che piace a me, dal vivo, minimal, autentica, budget bassissimi, ma tanto talento, spontaneità, creatività, improvvisazione e verità senza rete. Perché non si fa? Perché bisogna manipolare lo spettatore, non fargli sapere che esiste il talento, ma proporgli solo marchette a costi altissimi su cui tutti possano "campare". Scenografie e studi imbellettati lievitano i costi e tolgono quell'eleganza che la sobrietà è capace di donare. Ci vorrebbero autori capaci e non raccomandati o almeno raccomandati ma capaci, in Italia ci accontentiamo anche di questo. Non servono i soliti conduttori, ma esperti di musica, cinema, televisione, insomma qualcuno che sappia dar vita ad uno spettacolo vivo, reale, capace di donare spensieratezza d'autore, trasmettere e tramandare le meraviglie che queste arti sono in grado di donare, regalando alla nostra anima qualcosa che possa rendere l'uomo unico e di nuovo o finalmente pronto a recepire il bello.