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11/09/2001 – 11/09/2013 Ipotesi per un delitto
Di M. Cazora  12/09/2013 in Parole senza deferenza
Il 01/01/2002 è una data che ricorda un evento storico per l'Europa, ma anche per il mondo intero, entra in vigore la moneta unica europea, la sua straordinarietà renderà l'euro assieme al dollaro statunitense, le due uniche monete riconosciute e spendibili senza cambio in ogni parte del mondo. Il progetto europeo è un progetto grandioso, ha nelle sue intenzioni e programmi, quello di non creare solo una moneta che renda l'economia più forte e ben riconoscibile, ma bensì nel corso del tempo, dopo un evidente passaggio di assestamento, l'obiettivo di ritrovarsi da lì a distanza di alcuni anni, sotto lo stesso tetto, tutti i Paesi europei, non solo accomunati da una valuta unica ma soprattutto dall'idea di realizzare un sogno straordinario: gli Stati Uniti d'Europa. Il sogno è molto ambizioso, ma l' euro diventa una immediata realtà. Gli scenari politici, economici, finanziari vengono rivoluzionati, tutto è stravolto, non solo per i cittadini di ogni nazione, ma soprattutto per quel resto del mondo che si era misurato da decenni solo con una moneta internazionale. Sta per immettersi sul mercato mondiale, che poi chiameremo globalizzazione, un flusso nuovo di energia monetaria che andrà a misurasi con le più grandi potenze del mondo. Il 01/01/2002 inizia un nuovo mondo che segnerà sino ad oggi, le sorti di decine di nazioni e milioni di persone. Facciamo ora un passo indietro, così come in alcuni film, quando si decide nella sceneggiatura di cominciare dalla fine, per tornare immediatamente all'origine della storia. 11/09/2001, la data. Quel giorno marchierà per sempre ogni essere umano e non solo gli USA. L'abbattimento delle torri gemelle, oltre ai morti del Pentagono ed a quelli dell'aereo schiantato, ad opera di Al Qaeda, mostrano apparentemente al mondo intero il crollo di una certezza, la più grande potenza mondiale viene colpita e viene colpita proprio in casa sua, ciò non accadeva dalla seconda guerra mondiale attraverso la disfatta di Pearl Harbor ad opera dei Giapponesi. L'umanità intera resta sbigottita e terrorizzata di fronte a tale evento e per la prima volta viene a conoscenza di una fantomatica organizzazione fondamentalista islamica di cui non aveva mai sentito parlare, ma che ha a capo un personaggio a quanto pare molto noto agli USA, Bin Laden. Quel nome diventerà per molti anni l'incubo del mondo occidentale. Conosciamo tutti l'immediata reazione degli Stati Uniti che decidono immediatamente di attaccare ed invadere l' Afghanistan perchè lì si ritiene possa trovarsi la più grande base operativa terroristica ed il suo capo. Gli americani mettono in mostra tutta loro potenza militare e dopo l'invasione inizia la caccia spietata ad una nuova Primula Rossa. Sempre come fossimo dentro alla sceneggiatura di un film, non possiamo rappresentare in tempi brevi l'intero libro, così passeremo velocemente a tutti gli eventi successivi, per tornare poi all'inizio, alla scena che ha aperto il film stesso. Abbiamo iniziato con l'Europa per passare a ritroso nel tempo con gli USA e con quest'ultimi continueremo sino a giungere ai giorni nostri. A seguito dell'invasione del Paese nemico che ha attentato alle vite ed all'orgoglio americano, gli statunitensi decidono di attaccare ed invadere anche il Paese vicino e nemico storico, l' Iraq, in entrambi dopo aver destituito da una parte i talebani e dall'altra l'incubo Saddam Hussein uccidendolo decidono che in quei luoghi oramai sia giunto il momento successivo alle invasioni, di esportare la propria democrazia, cercando negli anni di istituire governi provvisori, siamo giunti al 2013, ma in quelle zone ancora si vive militarizzati e la vita non solo non si è trasformata come tutti speravano, piuttosto si continua a morire ogni giorno, poiché si è ancora in guerra ed il fallimento esportato continua ad avere la meglio. Gli anni trascorrono e gli Usa non si accontentano, è necessario accontentare qualunque desiderio sionista e non essendo sufficiente arginare sempre più, pur contro la volontà dell' ONU, il popolo palestinese, si ritiene utile annientare qualunque pericolo possa giungere dai paesi contrari da sempre all'egemonia israeliana, ed ecco che come per incanto nascono quasi contemporaneamente tre rivoluzioni “civili” che vedono protagoniste Tunisia, Libia ed Egitto. Con metodi diversi gli USA, con l'aiuto dei suoi alleati cercano di portare un modello di governo che calmieri la situazione pregressa e possa dare un nuovo volto a questi Paesi, ma fatto più importante, in caso di eventuali conflitti nell'area medio-orientale queste forze sono ormai fuori dai giochi ed incapaci di produrre quello che un tempo sarebbe stato per gli amici israeliani un pericolo concreto. Siamo ai giorni nostri, Tunisia ed Egitto in particolare sembrano essere un fallimento per gli USA, che ritrovano nelle popolazioni reazioni inattese ed un ritorno a quel clima di rivolta che pensavano aver dominato, ma sopraggiunge una questione di maggior importanza ed impellenza la questione Siria. Da circa due anni la Cia ha deciso di infiltrare i propri uomini ed armarli per far cadere anche il regime di Assad, ma la cosa è molto più complicata del previsto, non è la prima volta che gli americani sbagliano strategia e si trovano a confrontarsi con realtà molto più complesse di come le avevano considerate. Non dimentichiamoci che durante la guerra in Libano invasa sia da Israele che dalla Siria, nessuno ne uscirà vincente, anzi, Israele ha certamente meno potere dei siriani in quell'area che sembra terra di tutti e di nessuno ancora oggi. Ecco allora che all'improvviso Mr. Obama si accorge quasi per incanto di quanto da due anni sta accadendo in Siria e non essendo riuscito nel proprio intento, dichiara quasi come un fulmine a ciel sereno di voler bombardare quel Paese che sembra essere diventato da una parte un nuovo bisogno di bontà, un trasporto mai riscontrato prima negli USA nei confronti dei diritti umani e dall'altra una necessità inequivocabile di togliere di mezzo quello che secondo le dichiarazioni statunitensi è un pericolo per la loro nazione e per le ambasciate americane dislocate nel globo intero. Il mondo intero è contrario ad un intervento militare, anche l' ONU si dichiara contrario, favorevoli per il momento solo i francesi. Perchè tanta voglia di guerra contro tutti e tutto? L'ipotesi per un delitto nasce dal movente ed io proverò ad ipotizzarne uno come già anticipato quattro anni fa. Ripartiamo da dove abbiamo cominciato, l'entrata in vigore dell' euro. Non si giunge alla decisione di stampare una moneta unica europea dalla sera alla mattina, occorrono anni. Ma una moneta può essere solo una novità nel cambio delle valute o può comportare anche dei pericoli per chi da sempre ha detenuto il monopolio mondiale attraverso il dollaro? Ipotizziamo quello che non è stato, tutti i paesi membri dell' Unione Europea riescono negli anni a saldarsi anche dal punto di vista degli scambi economici, commerciali, culturalmente c'è più comunanza di intenti e di interessi. La moneta diventa forte al punto di poter politicamente portare uno stravolgimento ai livelli più alti, da domani il petrolio al barile non viene più quotato solo in dollari ma anche in euro. L'Europa diventa di fatto un vero colosso tanto da poter contrastare economicamente e politicamente gli Stati Uniti. Se tutto ciò fosse andato in porto oggi ci ritroveremmo a parlare di un economia florida al punto da poter competere con qualunque paese al mondo. E' questo un pericolo che l' America può correre il rischio di sopportare e contrastare? Difficile a dirsi, ma vi è una certezza, il nuovo peso europeo avrebbe pesato sicuramente troppo sul piatto della bilancia dell'economia e della politica mondiale. Ciò detto gli USA ed Israele ragionano secondo quelli che sono sempre stati i loro canoni, quelli che gli hanno permesso di divenire i padroni incontrastati del mondo ed ecco che l'ingegno porta ad una soluzione, è dolorosa ma è la soluzione. Il 11/09/2001 con un attentato senza precedenti e con una scenografia degna del migliore Hollywood pone l'attenzione mondiale su quanto subito dal popolo americano e su quelle migliaia di poveri innocenti. Inutile dire che anche se ci troviamo nell'era di internet ed è facile scoprire le menzogne del governo americano, essi si ostinano attraverso prove impossibili ed inimmaginabili a giustificare la veridicità di quanto subito da forze nemiche. Il disegno ha inizio, quale modo migliore per annientare l'imminente potenziale sciagura di un' Europa unita? Qual'è la maggior forma di potere che un uomo o uno Stato possa desiderare? Il controllo. Da quel momento e per diversi anni l'attenzione di Stati Uniti ed Europa come sua alleata, sarà costretta ad occuparsi unicamente dei desiderata americani, questo porterà nei Paesi dell'Unione Europea contrasti di diverso tipo riguardo il loro impiego di forze militari da impiegare in base alle richieste dei nostri “amici” americani. Con il passare degli anni il tanto agognato sogno europeo è divenuto una chimera, tutti coinvolti ed alle prese con le questioni internazionali non si sono più potuti concentrare su quello che era il progetto iniziale, così quell'unità che avrebbe reso forte una nuova realtà ha fatto come i gamberi, è ritornata indietro di anni, invece di sentirsi potente e finalmente indipendente dal sovrano americano è caduta nella trappola impoverendosi e dividendosi, senza fare però i conti con meccanismo che ormai era avviato mentre il processo produttivo regrediva. Per paragonarci ad oggi è come se gli americani avessero investito in tempo su nuove tecnologie e l'Europa no, quello che rende forte la Germania rispetto a tutti i suoi concorrenti amici europei è stata proprio questa scelta, questo investimento. Ecco che accorgersi troppo tardi della fatidica tragedia del fallimento economico finanziario, oltre che umano ha portato alla situazione dei giorni nostri. Inesorabilmente gli autori del piano messo in atto il 11/09/2001 hanno raggiunto il loro obiettivo. Ma non si accontentano, sono troppo golosi e così col paventato, ma credo comunque certo attacco alla Siria termineranno il loro compito, proprio mentre i paesi europei stanno cercando di ridarsi un ordine e trovare una via di uscita che comunque non esiste a meno di un cambio radicale di rotta. Ci troveremmo di fronte ad uno scenario nuovo ed ancora più inquietante, la divisione e le direttive diverse di fronte ad un atto di guerra tanto grave da non poterne misurare i confini, potrebbe portare al definitivo discioglimento di quel progetto che per tutti all'inizio era sembrato un sogno nuovo e futuristico che tanto avrebbe potuto contribuire alla crescita del mondo intero, non solo dal punto di vista delle opportunità economiche e lavorative, dando maggiore dignità all'uomo, ma che forse avrebbe cominciato a costruire quella pacificazione del mondo di cui tanto avremmo bisogno. I responsabili di tutto ciò non verrano mai processati e condannati per questo grande inganno, ma se questa volta non si fermeranno forse per loro potrebbe arrivare in anticipo il giorno del Giudizio.
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