Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 08/11/2013
Cosentino torna in libertà: la decisione
del tribunale di S. M. Capua Vetere
L'ex sottosegretario del Pdl era ai domiciliari
Era stato indicato come referente nazionale dei casalesi
Se non si trattasse di Cosentino, per un reato tanto grave, non parleremmo di migliaia di carcerati in attesa di giudizio?
E' solo la politica a non voler dare segni di rinnovamento venendo incontro alle istanze della gente di cui cresce la rabbia o forse la Magistratura gli si affianca con spocchia e senso del potere inattaccabile che li rende più potenti, ma non al di sopra di ogni sospetto?
Abbiamo saputo dell'intervento del Ministro Cancellieri, ma non conosciamo il nome del magistrato che ha firmato e concesso a seguito della richiesta i domiciliari alla Ligresti.
Non ha accennato a questa mia curiosità nessun organo di stampa, come se costui non avesse commesso nessun abuso nell'esercizio delle sue funzioni ed oltretutto dimostrando di non godere di personalità propria e capacità di giudizio indipendente.
Il CSM dorme quando vuole, il suo Presidente che è inoltre il Capo dello Stato, ha concesso in gran segreto la grazia all'unico membro della Cia condannato per il caso Abu Omar, ma tutto questo denota che siamo come sempre un Paese indipendente, limpido, trasparente ed efficace, solo per alcuni.
E' vero che il pesce puzza sempre dalla testa, ma è anche vero che dalla coda (il popolo), arriva da decenni un gran fetore!
Pescara: uccise la moglie nel ’90, reato prescritto
Ha confessato, ma non sconterà neppure un giorno di prigione
I familiari della vittima: «Ha calcolato tutto, delitto impunito»
Il legislatore ha ben pensato che la prescrizione non debba derivare dal reato commesso ma dalla pena inflitta al condannato.
Questo a dire che solo in caso di condanna all'ergastolo si è esenti dalla prescrizione.
Ma un omicidio volontario, colposo o addirittura premeditato come possono essere esentati da una pena?
Oggi con il rito abbreviato si viene condannati a 30 anni e non all'ergastolo in caso di omicidio premeditato.
C'è da aggiungere che se il legislatore è folle il magistrato in questione ha permesso a quest'uomo la libertà perché ha tolto dalla richiesta della pena un'aggravante, quella dei futili motivi.
Insomma, chi è realmente in carcere oggi in Italia?
Chi paga se stando fuori per leggi inique o per decisioni allarmanti dei giudici, un assassino reitera il reato?
Solo le vittime ahimè, che non hanno nessuno strumento di tutela.
Continuiamo gioiosamente a gridare viva l'Italia, viva il Belpaese!
Fotografie del 08/11/2013
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